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HomeAttualitàA Parigi arriva l'onda della protesta per chiedere la democrazia in Iran

A Parigi arriva l’onda della protesta per chiedere la democrazia in Iran

Il 12 in piazza le organizzazioni iraniane mobilitate contro la repressione del regime teocratico, a sostegno della rivolta in atto nel Paese

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Domenica 12 febbraio, migliaia di iraniani esprimeranno il loro sostegno alla rivolta popolare in Iran durante una manifestazione nel centro di Parigi. Faranno eco alle aspirazioni del popolo iraniano di rovesciare il regime dei mullah e stabilire una repubblica democratica. La data è stata scelta per ricordare un momento importante della storia dell’Iran: l’11 febbraio è infatti l’anniversario del rovesciamento della dittatura dello Scià da parte del popolo iraniano nel 1979.

L’evento segna, quindi, il 44° anniversario della rivoluzione antimonarchica, durante la quale i giovani di allora di tutti i ceti sociali scesero in piazza e si sbarazzarono della dittatura dello Scià, che aveva portato povertà e oppressione al popolo iraniano. L’apparato di sicurezza Saavak del regime si era reso responsabile di aver giustiziato, torturato o imprigionato molti rappresentanti delle forze progressiste. Khomeyni, poi, da leader della rivoluzione dirottò il Paese verso una nuova dittatura, di natura religiosa, che si è rivelata più brutale di quella dello Scià.

Il 12 febbraio si ritroveranno a Parigi le comunità iraniane di tutta Europa e i sostenitori del Consiglio nazionale della resistenza iraniana (Cnri) per dimostrare la loro solidarietà alla protesta del popolo iraniano per la libertà e la democrazia in Iran.

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Il Cnri ha stilato un piano in dieci punti per il futuro democratico del Paese. Ha chiesto anche all’Unione europea l’inserimento nella lista delle organizzazioni terroristiche delle Guardie della rivoluzione, il corpo militare del regime.

Dallo scorso settembre l’Iran è attraversato da una rivolta senza precedenti, volta a rovesciare la teocrazia al potere. Secondo la rete dell’Organizzazione dei Mojahedin del popolo iraniano (Pmoi/Mek), in quel Paese almeno 750 manifestanti, tra cui 70 bambini, sarebbero stati stati uccisi e più di 30mila manifestanti arrestati. Nonostante la violenta repressione, portata avanti con l’esecuzione di quattro manifestanti, barbare torture e violenze sessuali, le proteste e le manifestazioni continuano.

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