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La musica come strumento per preservare la memoria dell’orrore e dire «Mai più»

Nuovo brano di Resiliente ispirato a un capitolo poco conosciuto della Shoah: la dura quotidianità dei bambini dei ghetti di Terezin e Lòdz

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Il 27 gennaio, in occasione della Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto, sulle principali piattaforme musicali c’è stato il lancio ufficiale di “Tornerà l’estate”, il nuovo singolo di Alessandro Michisanti, in arte Resiliente. Un capitolo tragico e aberrante della storia si tramuta così in una melodia che racchiude un messaggio di speranza, luce e coraggio.

La scelta di lanciare il brano in occasione della Giornata della Memoria non è casuale. Artista, producer e autore di brani indipendenti, con i suoi testi Resiliente guida il pubblico in un viaggio di scoperta della vita e dell’uomo. “Tornerà l’estate”, difatti, è nato per dar voce a uno dei capitoli meno conosciuti della Shoah: la difficile quotidianità vissuta dalle famiglie, in particolare dei bambini, dei ghetti di Terezin (Repubblica Ceca) e Lòdz (Polonia).

A ispirare l’artista romano Resiliente è stata la visione di un documentario dedicato alle vittime della Shoah, nel quale si denunciavano le dure condizioni di vita a Terezin, considerato un ghetto “modello”. Qui confluirono i maggiori artisti del tempo: intellettuali e musicisti. Nel ghetto vi erano più di 15mila bambini che venivano privati di tutto, anche di mangiare e di giocare. Veniva, però, concesso loro il diritto di frequentare la scuola, seguire corsi di canto e disegno: un solido strumento di macabra propaganda nazista per mostrare la falsa benevolenza di Hitler verso gli ebrei.

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Numeri raggelanti

Gli oltre 4.000 disegni recuperati, oggi conservati nel Museo ebraico di Praga, svelano quanta bellezza, ma anche quanti sogni e speranze, custodisce l’animo umano. Persino in tanto buio e orrore. Alla fine del conflitto, dei 15mila bambini ne restarono in vita solamente 1.800. Più del 90 per cento morirono nei campi di sterminio.

“Tornerà l’estate” è un omaggio alle giovani vite di Terezin, coraggiose al punto da sfidare il buio della notte e i cecchini nazisti per sgattaiolare tra i vicoli dal ghetto e recuperare un tozzo di pane da portare a chi era recluso e senza possibilità di nutrirsi.

L’omicidio di massa di sei milioni di persone

La grafica animata, che accompagna la voce e la chitarra di Resiliente, è il risultato dell’intensa collaborazione con Alessio Galassetti, già autore del videoclip Prima di uscire. Con delicata maestria, Galassetti ha trasformato le vite del ghetto in dolci figure animate: terrore e incubi di quegli anni mutano in tenui e delicati colori che lasciano vincere la vita.

Con “Tornerà l’estate” Resiliente riscrive le pagine più dolorose della storia, fatte di orrori, contorni oscuri e angoscianti. Parzialmente e delicatamente, ripone nel cassetto della memoria la parte più efferata dei campi di sterminio (sei milioni di persone), le atroci sofferenze e le feroci umiliazioni, restituendo a noi, e a tutte le anime sopraffatte, un racconto fatto sì di immagini della vita reale del ghetto, ma alternate da sottili raggi di luce.

Il fanciullo che rivive con la mente e col cuore alcuni ricordi felici del suo luogo natìo mentre, col suo sacco di pane sulla spalla, fugge rincorso da una guardia nazista. Quanta bellezza e speranza in quegli occhi innocenti e impauriti! Uno dei tanti bambini che sognava soltanto un mondo pieno di sole, ove aleggiasse pace e serenità. Ed è così che oggi vogliamo ricordarli! Come piccoli angeli nel cielo, liberi di correre, ridere e giocare. Senza più timori… perché l’estate è tornata nei loro cuori e nelle loro vite.

Proprio per il messaggio che racchiude, il brano è una dedica dell’autore a tutti quelli che si sentono, dice, «angosciati e disillusi, a chi dispera e a chi è disperato, a chi vuole mantenere vivo il ricordo e a chi non vuole perdere il filo della speranza».

Il lancio di “Tornerà l’estate” farà da apripista a “Il viaggio dell’eroe”, il grande concerto che si terrà il prossimo 26 febbraio sul palco di L’asino che vola a Roma, il luogo di riferimento di esperti e appassionati di musica d’autore. Sarà l’occasione per fare un viaggio sul senso della vita ed esplorare, attraverso la musica, la profondità umana.

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