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Italia ancora “a colori”; e sul nuovo Dpcm subito la protesta dei Sindaci

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Confermato almeno fino al 27 marzo il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità oppure al rientro nella propria residenza, nel proprio domicilio o nella propria abitazione. Dal 27 potrebbero, a seconda dell’andamento della situazione, riaprire teatri e cinema nelle zone gialle, ma con posti a sedere preassegnati e assicurando il distanziamento.

Lo dispone il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di oggi, il primo firmato da Mario Draghi. Pasqua e Pasquetta, 4 e 5 aprile, saranno ancora “a colori”: il Dpcm sarà infatti in vigore fino al 6 aprile. Decisioni che hanno subito determinato le proteste dei Sindaci: «Si chiudono le scuole e nello stesso tempo si incoraggia la movida. Così non va», ha commentato a caldo Antonio Decaro, Sindaco di Bari e presidente dell’Anci, l’Associazione nazionale Comuni italiani.

La riapertura dei luoghi di spettacolo nelle zone gialle, prevista dal 27 marzo, sarà comunque con prudenza. Posti a sedere preassegnati, capienza ammessa non superiore a un quarto di quella massima della sala, limite in ogni caso di 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso.

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Si allenta anche la stretta sui non conviventi in casa. Non viene più prevista la norma che raccomandava fortemente di non ricevere nella propria abitazione persone diverse dai conviventi, ma viene confermato il divieto di feste private. Spostamenti in casa altrui, in ogni caso, solo in zona gialla o arancione, limitatamente al territorio della propria regione, una sola volta al giorno e per due persone al massimo, più i figli minori di 14 anni.

Gli spostamenti, anche dove autorizzati, continuano ad essere limitati tra le 5 e le 22. Negli orari notturni divieto di uscita, salvo i casi di comprovata necessità. Seconde case raggiungibili solo se ci si trova in zona gialla o arancione e se l’immobile è disabitato, e comunque permesso valido solo per il nucleo familiare, con l’esclusione di amici e parenti. Barbieri e parrucchieri vengono chiusi nelle zone rosse.

Per il resto, il nuovo Dpcm conferma i contenuti del precedente. Una sintesi delle misure la pubblichiamo in fondo a questo articolo, dopo l’infografica che le riassume, preparata dall’Anci regionale del Lazio.

E a proposito dell’Anci, l’Associazione dei Comuni fa sentire la sua voce critica sulle misure decise da Palazzo Chigi. «Scuole chiuse ma movida libera. Il nuovo Dpcm sembra dire esattamente questo», ha commentato il presidente nazionale Decaro in una nota diffusa subito dopo la firma del nuovo decreto.

«Con una mano si chiudono le scuole – ha spiegato Decaro – e con l’altra si elimina il divieto di asporto per tutti dopo le 18, favorendo così di fatto gli assembramenti nei luoghi della movida e nei pressi di bar e locali frequentati per lo più dai ragazzi. Se si consente l’asporto di bevande e drink si favoriscono gli assembramenti. Lo abbiamo detto e ripetuto al precedente Governo così come all’attuale. Anche oggi. Le uniche misure di restrizione sembrano riguardare le lezioni in presenza. Gli stessi ragazzi che il Governo dice di voler preservare dai luoghi del contagio, consentendo la sospensione delle lezioni in presenza, vengono autorizzati ad affollare i luoghi della movida».

Per il presidente dell’Anci, che è anche Sindaco di Bari, «noi Sindaci rischiamo di diventare solo il bersaglio delle richieste di fare controlli senza averne neanche la competenza. Ci aspettiamo quantomeno una spiegazione, visto che nessun componente dell’esecutivo presente oggi nella cabina di regia ha sollevato l’argomento né ha parlato di questa norma di liberalizzazione dell’asporto che si stava pensando di introdurre».

Photo by Jinnifer Douglass from Burst

Infografica realizzata da Anci Lazio

Sintesi delle principali novità e delle misure confermate

ZONE BIANCHE

Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore.
Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).
Si istituisce un “tavolo permanente” presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.
 
SCUOLA

Zone rosse – Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Zone arancioni e gialle – I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica:

  1. nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
  2. nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
  3. nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

 
MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI

Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.

Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.

Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

ATTIVITÀ COMMERCIALI

In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.

SERVIZI ALLA PERSONA

Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

SPOSTAMENTI DA E PER L’ESTERO

Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “COVID tested”.

A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

TAVOLO DI CONFRONTO CON LE REGIONI

È istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell’Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.

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Stefania Basile
Stefania Basile
Sono nata nel 1977 all'estremità meridionale della Calabria tirrenica, nella città di Palmi, che si affaccia sullo stretto di Messina e sulle splendide isole Eolie. Amo le mie origini e Roma, la città dove vivo per motivi professionali. Come diceva la grande Mia Martini: «il carattere dei calabresi a me piace moltissimo. Possiamo sembrare testardi, un po' duri, troppo decisi. In realtà siamo delle rocce, abbiamo una grande voglia di lavorare e di vivere. Io non sono di origine, io sono proprio calabrese!».
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